Il linguaggio del corpo

"C'era una volta un re che sfilava nudo tra la folla, pavoneggiandosi in uno splendido ma invisibile abito d'oro. La gente non vedeva quell'abito sontuoso, ma credeva di non riuscire a capire una tale magnificenza. Solo un bambino ebbe il coraggio di gridare :"Ma il re è nudo". Solo i bambini vedono la verità e si fidano di ciò che vedono, distinguendo i gesti di accettazione da quelli di rifiuto, apertura e chiusura, poiché sono in contatto con la parte naturale ed istintiva della comunicazione e sentono la discordanza tra i due messaggi che ricevono: verbali e non verbali o gestuali. Spesso, inconsapevolmente, compiamo molti gesti che però hanno un significato preciso ed importante. Le parole possono ingannare, il corpo non sa mentire, parla una lingua che è quella delle emozioni più profonde e vere.

Il linguaggio del corpo può essere compreso da un altro corpo. Per questo è necessario imparare ad esserci in contatto e riconoscere le sue espressioni e la sua gestualità. Solo così possiamo immedesimarci con chi ci sta di fronte, provare a compiere gli stessi gesti per sentire cosa si prova, ad esempio, ripiegati su se stessi a spalle curve. Entrare in contatto con una persona  vuol dire cercare di identificarsi con le sue espressioni corporee per arrivare a sentire sulla nostra pelle e nel nostro cuore ciò che l'altro sta provando. Il filosofo tedesco R.Kassner scrisse che gli uomini moderni non sono più in grado di capire il tempo, di sentire il vento sul proprio corpo, e sono così miseri da dover consultare un barometro per sapere che tempo farà. Abbiamo perso l'intima essenza che permette di sentire gli uomini, i volti, i loro gesti e ciò che si cela dietro di essi.