Psicoterapia Strategica
Il fatto che un individuo, da tempi leggendari, possa presentare difficoltà che limitino la propria vita non significa che la terapia debba avere tempistiche altrettanto infinite
La Psicoterapia Breve Strategica trae origine dalla teoria della comunicazione, nata in campo antropologico con G. Bateson, dagli sviluppi costruttivisti della teoria cibernetica (H. von Foerster, E. von Glasersfeld) agli studi sull’ipnosi e sulla suggestione di M. Erickson. A P. Watzlawick ed al Mental Research Institute di Palo Alto si deve l’opera di approfondimento e sistematizzazione dei principi teorico-applicativi della comunicazione nei suoi aspetti pragmatici e terapeutici.
"... La psicoterapia non si pone come obiettivo primario di far luce sul passato, che è immutabile, ma è mossa piuttosto dall'insoddisfazione per lo stato in cui attualmente versano le cose e dal desiderio di offrire un futuro migliore. Quale debba essere la portata e la direzione del cambiamento non può saperlo né il paziente né il terapeuta. Si sa però che la situazione presente va cambiata e una volta effettuato un cambiamento, per quanto piccolo, si rendono necessari altri cambiamenti di minor importanza il cui effetto a catena provoca altri cambiamenti più importanti a seconda del potenziale del paziente ..."
M. H. Erikson
L'approccio strategico prepone di far fronte alle difficoltà nel presente soffermandosi su "come" funziona e persiste il problema nel "qui ed ora" anziché sul perché sia originato.
Indagare sul perchè sia originata una difficoltà, ricercando le cause passate, seppur possa avere una funzione razionalizzante non costituisce lo strumento del cambiamento.
Ciò non significa che la terapia strategica sia una terapia volta solo ad estinguere il sintomo, bensì ha una funzione ristrutturante a livello emotivo, cognitivo e comportamentale, poiché sulla base di esperienze concrete cambia il modo di percepire la realtà.
Presupposto di tale approccio è che ognuno di noi costruisce una propria percezione della realtà, prettamente soggettiva, e di conseguenza mette in atto un proprio modo di reagire ad essa in base alle sue opinioni. Ogni realtà cambia a seconda del punto di vista dal quale la si guarda e ciò conduce a reazioni diverse, in base al significato che gli si attribuisce.
Da tali realtà possono originare difficoltà limitanti con conseguenze negative e devastanti a livello di comportamenti, emozioni e sensazioni. In questa ottica le "idee inflazionate" divengono problemi persistenti poiché impongono soluzioni persistenti, che seppur abbiano funzionato in precedenza, non risolvono il problema ma lo complicano.
I disturbi mentali sono concepiti come l’esito di percezioni e reazioni irrigidite nelle relazioni che la persona intrattiene con sé stesso, con gli altri e con il mondo, ovvero l'esito del proprio "Sistema reattivo percettivo"
La terapia strategica, dunque, è sì un approccio breve poiché consente inizialmente di azzerare in tempi brevi la sintomatologia. L'acquisizione di stabilità psichica richiede un'arco esponenziale più vasto tale da considerarla breve a lungo termine. Ciò riguarda soprattutto una serie di disturbi che richiedono di lavorare su più obiettivi.